“Il Boston Terrier “ il Gentleman americano
Terminato di scrivere il 08/12/2010
Pubblicato sulla rivista I NOSTRI CANI (E.N.C.I.) - del numero di Febbraio 2011

Immagini tratte da " THE BOSTON TERRIER OF AMERICA " http://www.bostonterrierclubofamerica.org


Autore: Bruno Nodalli
© copyrigth all rights reserved
La lunga ed affascinante storia del Boston Terrier
Dall'Arena all'Università

Selezionato per i combattimenti oggi è la mascotte della Boston University e di numerosi atenei USA. Le tante doti.


Tra le razze che il Club Cani da Compagnia, la società specializzata riconosciuta dall'Ente Nazionale della Cinofilia Italiana per la tutela e la selezione delle razze da affetto, vi è una razza molto particolare, il Boston Terrier.
E' difficile da credersi, ma un tempo il progenitore del Boston Terrier, frutto di antiche selezioni tra cani a partire dal bulldog inglese e da terrier era utilizzato nei combattimenti tra cani .
Con i suoi 20 kg di peso, combatteva tra i pesi piuma. Il nome della razza deriva appunto dalla città di Boston, dove comparve nella seconda metà dell'ottocento. Percorriamo insieme alcuni momenti della storia del Boston che, grazie alla meritoria opera degli allevatori, ha mitigato l'antico ardore ed oggi è un cane da famiglia ideale per taglia e indole, avendo perso da tempo le originarie qualità di combattente a favore di quelle tipicamente del cane da compagnia , senza per questo avere un carattere remissivo.

La storia

Anticamente nel Regno Unito, il popolo britannico amava un particolare sport, dove cani di tipo molosso, potenti e agili, avevano un ruolo di primaria importanza: il combattimento contro gli Orsi (Bear-baiting) o contro i Tori (Bull-baiting).

Nel periodo tra il 1199 e il 1216 in cui regnò Giovanni Senzaterra nato nel 1167, (soprannominato cosi in quanto non ricevette alcuna eredità dal padre Re Enrico II) le regole del Bull-Baiting, vennero stabilite da William Earl, Lord di Stanford. Il Bull-Baiting era un barbaro duello, nel quale i Tori, venivano agganciati ad una catena che veniva fissata a terra, oppure ad un grosso cippo, per combattere contro cani terribilmente potenti. Lord William, aveva messo a disposizione dei macellai l'area, nella quale dagli spalti del suo castello aveva assistito al duello tra due tori e alcuni cani divertendosi moltissimo. Questi incontri erano molto attesi dalla popolazione ed in particolare, venivano organizzati in quell'area, durante il periodo natalizio e che in seguito fu chiamata Prato di Castello.

Alla corte del Re d'Inghilterra Enrico IV (1367-1413) salito al trono nell'anno 1400, il “Maestro di caccia e di mastini” era l'inglese Edmond de Langley, Duca di York, il quale scriveva nei suoi diari di queste usanze nella quale, venivano usati Orsi provenienti dalla Russia, contro antichi cani da combattimento e da guerra i Mastive-dogge (oggi Mastiff) oppure, cani di statura e dimensioni più contenute, ma di estrema potenza come il Band-dog (oggi Bulldog) ritenuti, audaci, bellicosi e coraggiosi. Si racconta che un possente molosso di proprietà del poeta Lord Buckhurst era ritenuto uno dei più potenti ed invincibili.

Molti erano i nobili che amavano questi combattimenti, da Elisabetta I (1533-1603) della dinastia dei Tudor, Re Giacomo I (1566-1625), Anna Stuart (1665-1714) figlia di Re Giacomo II e da molti altri. La regina Elisabetta I, (che non disdegnava nemmeno i duelli tra cani) era talmente attratta da questi combattimenti sino ad allevare gli Orsi che poi sarebbero stati usati nei “Bear-baiting” in appositi ring chiamati “Bear-garden” allestiti appositamente nei suoi palazzi e castelli. Nominò persino un “Maestro di Orsi” il quale aveva l'incarico di custodire e addestrare queste belve al combattimento contro i cani. Erano diventati talmente popolari e seguiti, che Re Giacomo I dovette proibirli nei giorni festivi, poiché sottraeva fedeli alle funzioni religiose.

Verso la metà del XVII secolo, questi combattimenti vennero aboliti, ma ricominciarono successivamente sino al termine del periodo in cui regnò Anna Stuart, prima sovrana di Gran Bretagna dal 1707 al 1714 e divennero lo svago preferito da tutte le classi sociali, diffondendosi in tutto il Nuovo Mondo. A Parigi nell'antica Place du Combat (ora chiamata Place du Colonel Fabien) ogni domenica o lunedì si svolgevano combattimenti tra cani e Tori. In Spagna queste lotte mortali vennero sostituite dalle corride, alcuni dipinti del Goya testimoniano queste usanze.

Questo piacere brutale e disgustoso, come alcuni giornalisti dell'epoca scrivevano sui loro “fogli” non era apprezzato da tutti infatti, col passare degli anni i combattimenti contro Orsi e Tori vennero proibiti con regio decreto, per essere poi sostituiti da altre lotte perlopiù clandestine ed in particolare da combattimenti tra cani.

La selezione

Gli amanti del Bull-Baiting considerarono il Bulldog un cane troppo pesante per soddisfare le arene moderne per cui dovevano trovare un cane simile al Bulldog, ma più leggero e più piccolo. Fu così che fecero degli incroci tra bulldog e razze di terrier tra cui, l'English White Terrier razza ormai estinta. Questo cambiamento di “moda” fu una fortuna per la razza Bulldog infatti, appassionati estimatori della razza, vollero ridare al Bulldog le caratteristiche e la fama di un tempo, di cane sensibile, fedele amico dell'uomo e coraggioso cane da guardia.

Secondo J.H.Walsh l'English White Terrier era il cane ideale per raggiungere lo scopo, in quanto assomigliava molto ai terrier di tipo Bull. Era al di sotto della taglia media, dal mantello completamente bianco, corto e liscio. Il tronco compatto e dal portamento nobile ed elegante.

Era un cane con struttura molto forte e solida, armonica e proporzionata. Gli orecchi erano portati eretti se tagliati in quanto, in natura erano pendenti. Muso allungato con mascelle forti e tartufo sempre nero. Coda molto affusolata. Aveva lo sguardo intelligente e sempre attento, resistente e agile, di forte temperamento, ma sapeva essere anche molto dolce. Il prodotto di questi accoppiamenti fu un cane con la potenza e la temerarietà del Bulldog e con il temperamento del Terrier, vivace e coraggioso in pratica, un vero e proprio gladiatore.

Nel 1870 un certo Robert C. Hooper di Boston nel Massachussets, acquistò dal signor William O'Brien e importò dall'Inghilterra un cane prodotto da questi incroci e lo chiamò Hooper's Judge . Lo volle acquistare poichè gli ricordava un cane che aveva avuto nella sua infanzia.

Judge pesava circa 30 libbre (13,5 kg) ed era piuttosto alto di statura, il mantello era un tigrato di colore scuro e con maschera bianca sulla faccia. Possedeva muso e testa squadrata con potenti mascelle e un leggero prognatismo.

Successivamente Judge fu accoppiato con una cagnolina di circa 9/10 kg di nome Gyp e di proprietà di uno dei primi allevatori di cani di quel periodo il signor Edward Burnett, di Southboro, sempre nel Massachussets. Gyp era una bulldog di colore bianco e di piccola statura, testa squadrata e muso corto.

Nacque così Wells Eph, un maschio di 12 kg con la forte costituzione del padre, ma di piccola taglia come la madre. Il mantello tigrato con macchie bianche e la coda abbastanza corta. Successivamente Wells Eph fu accoppiato con Tobin Kate e nel 1877, nell'allevamento di John.P. Barnard, considerato il padre della razza, nacque Barnard's Tom che fu il primo esemplare con la coda corta e a “cavatappi”. Era un tigrato scuro, con fiamma bianca sul lato della faccia, collo, petto e zampe bianche. Il suo peso era di circa nove kg e mezzo.Questo cane rispetto al padre e al nonno, si avvicinava molto al tipo, del moderno Boston Terrier. Tom è stato senza dubbio il migliore dei Boston Terrier del suo tempo. Come Tom, molti altri soggetti sono entrati nella storia del Boston Terrier come Toby Atkinson, Punch Uncino discendente di Hooper's Judge, Pete Hollander, Max Hall discendente anch'egli di Hooper's Judge, Brian O Rossie, Bessie Weiner, Barnard's Mike fratello di Tom. Mike fu uno stallone molto importante che ha introdotto l'occhio tondo nella razza e la trasmise ai suoi discendenti. Questo non vuol dire però che questi cani avevano la qualità del Boston Terrier di oggi infatti, gli allevatori di quel periodo, per fissare il tipo desiderato, dal tronco compatto con testa e muso squadrato, orecchie erette e coda corta, mantello con colori ben definiti ecc. ebbero ancora non poche difficoltà.

Nel 1878 in occasione della New England Show Dog di Boston, il primo Boston che partecipò ad una esposizione di cani fu iscritto nella categoria dei Bull poiché non era ancora considerato una razza.

Sempre in questa esposizione nel 1888, il numero crescente di Boston Terrier iscritti, convinse gli organizzatori a riservare una propria classe sotto il nome di “Round-Headed Bull Terrier” l'incarico di giudicarli, fu dato all'uomo considerato il padre della razza, Mr.John Barnard.

I proprietari di altre razze sorridevano vedendo questi cani ancora poco armonici di varie taglie e con mantelli con pezzature bianche non ancora ben definite.

Il Club di razza

Negli anni seguenti il futuro Boston Terrier era conosciuto da tutti con il nome di “American BullTerrier”. Alla fine di marzo del 1891 a Boston durante il Boston Show annuale, Charles F. Leland riunì una trentina di allevatori tra cui i famosi Edward Axtell, John Barnard, Edward Burnett, E.S. Pollard, fondando l'American Bull Terrier. Il Club era nato con lo scopo di selezionare, migliorando le caratteristiche della razza incoraggiandone lo sviluppo e la diffusione. Un veterinario, Il Dott. Sanders fu il primo Presidente del Club, fu redatto uno Standard che venne approvato due mesi dopo dai soci nell'assemblea successiva.

Circa un mese dopo vennero eletti i primi Giudici esperti della razza, furono iscritti i cani al libro genealogico del Club e venne chiesto il riconoscimento all'American Kennel Club.

I Club delle razze già esistenti ed in particolare il Club del Bulldog e Bull Terrier non gradivano i nuovi arrivati in quanto li ritenevano degli usurpatori e li classificavano “cani bastardi”. Fecero di tutto per ostacolarne il riconoscimento.

Gli allevatori del Boston non si persero d'animo, sino a quando l'AKC espresse la volontà di accettare il nuovo Club, ma a un patto; che il cane derivasse da una genealogia pura da almeno tre generazioni e che venisse redatto un Libro delle origini dove fosse provata l'esistenza di almeno settancinque esemplari di origine antica e conosciuta. Gli allevatori del Club con tenacia, coraggio e determinazione, portarono a termine il patto siglato con l'AKC e nonostante l'opposizione del potente Club del Bulldog, nel 1893 il Club venne riconosciuto.

Bisognava così trovare un nome che non fosse in conflitto con le razze più antiche e considerato che questa razza ha conosciuto i suoi primi albori proprio nella città di Boston, nacque il Boston Terrier Club of America.

Ora che avevano ottenuto il riconoscimento del loro Boston, gli allevatori decisero che bisognava dare un'impronta indelebile alla nuova razza sia sotto l'aspetto fisico che comportamentale. La maggior parte dei Boston allevati in quegli anni provenivano da incroci in consanguineità per cui era indispensabile usare altri cani per rinnovare la linea di sangue. Bisognava selezionare soggetti che avessero mantelli con tigrature simmetriche e marcature bianche ben definite, orecchie diritte, senza perdere i caratteri fisici del terrier, modificando e migliorando il comportamento, considerata la provenienza dei loro antenati.

Molti ritengono che il Bouledogue Francese fu determinante nella selezione del futuro Boston, non solo migliorandone il carattere, ma modificando anche la forma della testa, per stabilirne il tipo, consolidando il suo aspetto fisico, riducendo le dimensioni, assumendo così un aspetto più elegante e diventando sempre più popolare.

Nel 1900, segni distintivi della razza e il colore che li rende una caratteristica essenziale,sono stati accuratamente trascritti nello standard. Dal riconoscimento al 1900 solo quattro Boston Terrier completarono il Campionato: Topsey, Spider, Montey, e Tansey.

La fama negli USA

Nel 1915, il Boston Terrier è la razza più popolare negli Stati Uniti e nel 1918 all'annuale Boston Dog Show aperto a tutte le razze, furono iscritti ben 60 Boston Terrier. Dal 1930 non furono più usati nemmeno per i combattimenti, ma esclusivamente come dolci cani da compagnia meritandosi il titolo di “American Gentleman”. Nel 1920 e 1930 “l'American Gentleman” era al primo posto delle razze più rappresentate negli USA e rimanendo nella top-ten sino al 1960.

L'immagine di questo splendido cane da compagnia quale era diventato era presente dappertutto, stampe, pacchetti di sigarette, scatole di fiammiferi, francobolli, cartoline, bevande, prodotti per animali ecc.

Attori e Attrici di Hollywood spesso erano raffigurati con accanto il loro Boston Terrier. La Star del cinema muto, la polacca Pola Negri, amante di Rodolfo Valentino, ovunque si recasse, portava con sé il suo Boston di nome Patsy tanto che una volta, uscì urlando da un ristorante che non accettava cani “ o con Patsy o niente! Addio per sempre!”.

Nel 1976, il Boston Terrier fu scelto come il cane del bicentenario degli Stati Uniti e tre anni più tardi, fu nominato il cane ufficiale del Massachussetts.

Un altro Boston di nome Rhett, diventò la mascotte del Boston University, ma anche lo Wofford College nel Sud Carolina e la Redlands High School in California, vollero un Boston Terrier come loro portafortuna.

Dal 1999 al 2009 negli Stati Uniti il Boston Terrier ha mantenuto il 19mo posto nella graduatoria del numero di soggetti iscritti per un totale di circa 12000 unità, in Italia siamo ancora a numeri molto lontani dal traguardo, presso che irraggiungibile come quello americano, ma pian piano stiamo crescendo, abbiamo ottimi allevatori che si impegnano molto per valorizzare il nostro Boston, soprattutto per la qualità.

La razza oggi

Dal giorno in cui fu riconosciuto come razza, il nostro beniamino è cambiato e migliorato molto. Ai tempi come abbiamo descritto in precedenza era un cane tutto muscoli sproporzionato e senza un tipo ben definito. Col passare del tempo invece, gli allevatori sono riusciti con grande maestria a modificare i caratteri fisici e comportamentali, dando a questo piccolo grande cane, un aspetto generale di un compagno intelligente, vivace, ottimo cane da compagnia e da guardia.

Uno degli elementi più importanti nella valutazione della razza è l'espressione tipica da Boston Terrier. che indica un alto grado di intelligenza.

Ben proporzionato, compatto, di aspetto quadrato, con testa squadrata e proporzionata alla taglia, dal cranio piatto e senza rughe, fronte scoscesa e stop ben definito. Il muso dallo stop alla punta del tartufo è parallelo rispetto la linea superiore del cranio, corto, quadrato, ampio, profondo e ben proporzionato, non è più lungo di un terzo rispetto al cranio. Le ampie mascelle quadrate, hanno la stessa lunghezza o quella inferiore è leggermente più lunga, creando un leggero prognatismo, che accentua una buona quadratura del muso e sono ricoperte dalle labbra che sono piuttosto profonde, ma non pendenti. Il tartufo è sempre nero con narici ben aperte . Gli occhi sono scuri e di forma rotonda, ben distanziati e gli angoli palpebrali esterni sono allineati alle guance piatte visti di fronte. Le piccole orecchie sono naturalmente portate erette e inserite il più vicino ai lati del cranio. Il collo leggermente arcuato, esce bene dalle spalle e con distinzione porta bene la testa dando un'immagine equilibrata al nostro Boston.

Il profilo superiore del tronco è diritto e il dorso abbastanza corto da rendere il corpo quadrato.

La groppa s'incurva leggermente sino all'attaccatura della coda che è naturalmente corta ed inserita bassa.

Il Boston è un cane che esprime tenacia, forza e attività. Il movimento è sciolto e gli arti anteriori leggermente distanziati sono robusti e diritti, che uniti alle spalle ben oblique creano assieme agli arti posteriori, forti e muscolosi, il ritmico e tipico movimento, che indica grazia e potenza.

Il pelo è corto, liscio, di tessitura fine e lucido.

Il colore del mantello può essere solo striato, foca, nero e tutti accompagnati da macchie bianche.
Lo striato è preferito solo se tutte le altre qualità sono uguali.

Il color foca appare nero, ma guardandolo al sole o alla luce artificiale ha un riflesso rossiccio. Un'altro elemento che deve essere tenuto in particolare considerazione è la corretta combinazione tra il colore e le macchie ideali che sono: una striscia bianca sul muso, una lista regolare bianca fra gli occhi e sulla testa, il collo e il petto bianco, bianco su tutti gli arti anteriori o in parte e sotto i garretti degli arti posteriori. E' evidente che un soggetto tipico nel suo insieme, non va penalizzato se non ha le macchie ideali sempre che abbia almeno quelle richieste, come la striscia bianca attorno al muso, una striscia bianca fra gli occhi e la fronte bianca, inoltre, un soggetto che presenta una preponderanza di bianco sul corpo o sulla testa deve avere sufficienti qualità per compensare questo difetto.

Il peso del Boston Terrier è suddiviso in tre categorie come segue:

sotto i 6,8 Kg – da 6,8 a 9Kg – da 9 kg a non oltre gli 11,35 kg

 

Bruno Nodalli
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