Storia e attualità di una razza apprezzata da tutti:
Il Barbone

Terminato di scrivere nell'anno 2007

“Il Barbone è un Re“
Autore: Bruno Nodalli
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Sì è Lui, Principe incontrastato delle Razze da Compagnia. Il Barbone.

Definito una delle razze canine più intelligenti e di assoluta fedeltà.

Dotato di gran coraggio e maestosità, continua ad essere la razza più amata ed allevata tra i cani da salotto. Il Barbone come sappiamo è tra le razze più antiche che si conoscano, lo troviamo in numerosi dipinti tra cui i più famosi, sono i quadri della storia di “Patient Griselda” del Pinturicchio (1454-1513) esposto alla National Gallery di Londra, dove è raffigurato un piccolo barbone che osserva con sguardo fiero la sua amata Griselda.
L'artista Martin de Vos (1541-1603) raffigura, in un quadro dipinto nel sedicesimo secolo “Tobit e il suo cane". Sappiamo però che anche in tempi più remoti il Barbone era molto conosciuto, infatti, furono ritrovate piccole statue, risalenti all'epoca dell'Imperatore Augusto nel 14 A.C.

Non possiamo dimenticare gli innumerevoli racconti che raffigurano il mansueto temperamento e la grande docilità del Barbone, ma con carattere.

In un episodio molto divertente si racconta del cane Barbone di Giuseppina Beauharnais, quando ebbe il coraggio di addentare i polpacci del grande Napoleone Bonaparte!

Una delle notevoli qualità del Barbone è quella di imitare quasi alla perfezione ciò che vede fare da altri, apprende con estrema facilità gli esercizi più disparati. Si dice che sia una delle razze più intelligenti e questa affermazione lo pone sicuramente fra le razze più interessanti.

Alle qualità sopra accennate va aggiunta una sicura nota di bellezza ed originalità: la prima in quanto si tratta di un cane ben costruito e grazioso, la seconda per la caratteristica toeletta alla lion che lo contraddistingue da oltre trecento anni dalle altre razze.

Tornando ai nostri tempi, immaginiamo di avere di fronte a noi un esemplare di Barbone. Come già accennato, noteremo l'aspetto generale di un cane, costruito con particolare armonia che esprime un senso di eleganza e fierezza. Sicuramente però, il nostro sguardo sarà attratto dalla testa.

La testa come sappiamo è l'elemento che più di altri indica la tipicità della razza e penso che, almeno il 25% del punteggio dato ad un soggetto in giudizio, sia da attribuire alla testa.
Sono molti gli studiosi delle razze canine che asseriscono che la testa dice la razza, tra questi il Dott. Giuseppe Solaro oppure, come descritto nel commento cinognostico e cinometrico allo standard del Barbone e pubblicato nel 1959 sul nr. 113 di Rassegna Cinofila dell'ENCI, dal Dott.Mario Scagni.

In particolare, la tipicità della testa di un barbone, è data proprio dagli assi longitudinali superiori cranio-facciali quasi paralleli, leggermente divergenti. Gli occhi dalla forma a mandorla, la loro posizione, colore ed espressione che, come si diceva in precedenza sono sempre attenti, docili e vivaci. La lunghezza e la posizione dell'orecchio, che si deve trovare sulla linea di prolungamento, passante l'angolo temporale dell'occhio sino al profilo superiore del tartufo il quale, possiede un olfatto finissimo: organo indispensabile per la caccia e per la ricerca del tartufo.
La testa del barbone è ricoperta da una pelle fine e sottile ben aderente alle ossa che evidenzia una testa scolpita e cesellata, senza rughe ed il collo, senza giogaia. La pelle ricopre tutto il corpo seguendone le salienze accompagnandone le sinuosità. Ricercata è la pelle ben pigmentata e di colorazione scura, nei bianchi molto simile al colore argento. Le proporzioni della testa (rispetto al tronco), unite alla direzione, al profilo leggermente arcuato del collo ed al suo portamento, denotano un senso di grande distinzione.

nikka4prova.jpgIl tronco compatto, supera di poco l'altezza al garrese. Il torace ben sviluppato e disceso sino al gomito, danno al Barbone una buona capacità respiratoria e di conseguenza una grande capacità lavorativa. Il profilo superiore che va dal garrese alla groppa è rettilineo e la coda attaccata alta sulla linea della groppa è inserita e portata in movimento a 45°. Gli arti e le spalle, saranno ricoperti da muscoli lunghi e potenti in modo da dare una parvenza di “atleta naturale”.
Tutto questo per produrre la tipica andatura elegante, leggera, e briosa, un poco saltellante, non deve mai dare la parvenza dell'andatura del cane da pastore e nemmeno del cane da caccia.

Ricoperto dal tipico mantello ricciuto o cordato che in ogni caso è rigorosamente lanoso, elastico, compatto e resistente alla pressione della mano.
E pensare che in Gran Bretagna sino alla fine del 19mo secolo, la maggior parte dei barboni di grande mole erano nella varietà cordata. Nel 1886 al Kennel Club Show, il B.I.S. venne assegnato ad un esemplare alto 53 cm. E con frange cordellate lunghe addirittura 59. Il più famoso grande mole cordato fu il Campione inglese Achille che alto circa 59 cm. al garrese aveva le corde lunghe addirittura 76 cm.
Il mantello veniva lasciato crescere senza mai spazzolarlo, ma attorcigliandolo mediante l'ausilio di paraffina per aumentare la lunghezza della cordatura. Ora questi soggetti sono pressoché rarissimi.

Dal 18 di aprile 2007 lo standard del Barbone è stato aggiornato. Sono state apportate delle sostanziali modifiche tra le quali, il riconoscimento del colore Rosso fulvo che va ad aggiungersi al colore bianco,nero,marrone,grigio ed albicocca in tutte le quattro taglie e la misura minima del Toy che non deve essere al di sotto dei 24 cm. (è tollerata la misura 23 se di altissima qualità, pena la squalifica). Per il grande mole la massima misura al garrese rimane quella di 60cm. e nel caso in cui, il soggetto in questione è di eccezionale bellezza morfologica, può essere tollerata sino a 62 cm, ma attenzione, assolutamente non oltre, poiché lo standard oltre i 62cm lo indica difetto eliminatorio.

A parte tutto questo il Barbone è degno di essere riconosciuto nella sua intierezza e per le sue qualità. Se per lui una comoda casa piena di cuscini dove appoggiare il muso oppure, da distruggere nei momenti di buon umore è il regno ideale, non si trova comunque fuori posto in una povera casa di montagna o di campagna. La sua pazienza e la capacità di adattamento fanno di lui un cane pronto e adatto a qualsiasi genere di vita.

Il Barbone è il cane ideale per la casa, è docile, gioca volentieri, è sempre desideroso di divertirsi e far divertire i suoi proprietari o amici che siano oppure, esprimendo una tristezza interrogativa non appena intuisce che è in corso una particolare e magari animata discussione. La sua personalità squisitamente sensibile fa sì che tutto questo termini nel modo più in fretta possibile, con la sua simpatia e con i suoi gesti ironici in particolare attirando l'attenzione su di sé, con la sua andatura e il suo saltellio accennato sulla punta delle dita ed il codino verso l'alto invitando le persone al gioco. Un vero Re.

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